Scopo di questa guida è spiegare le corrette pratiche per l’irrigazione di cannabis al fine di evitare squilibri, patologie e quindi di massimizzare la resa.

Il primo passo per capire una corretta somministrazione di acqua nelle piante è lo spirito di osservazione, poiché le piante di cannabis danno dei chiari segnali se l’irrigazione è scarsa o troppo abbondante.

La somministrazione corretta di acqua è la condizione basilare per il successo di una coltivazione di cannabis sia indoor che outdoor. Essendo le piante di cannabis costituite di circa il 90% di acqua viene da se quanto sia importante la corretta innaffiatura nelle varie fasi di crescita e fioritura.

Avrete certamente notato qualche volta, Il tipico atteggiamento delle “foglie all’ingiù”, sinonimo spesso di stress idrico o carenza di irrigazione.

Un altro tipico errore dei growers novizi è l’irrigazione di cannabis eccessiva nelle prime fasi di crescita, con conseguente asfissia radicale o peggio marciumi e funghi.

In generale è fondamentale partire da un presupposto: Delle radici sane e ben sviluppate nelle primissime settimane sono di fondamentale importanza, per la crescita vigorosa delle vostre piante di cannabis. Per far si che ciò avvenga, un irrigazione parsimoniosa nelle primissime fasi, stimola maggiormente la crescita delle radici verso il basso, con conseguente beneficio nelle settimane di fioritura.

Consulta la nostra categoria dove potrai scegliere i semini di cannabis di tutte le varietà altrimenti continua la lettura.

Scopriamo insieme quando e quanto annaffiare cannabis correttamente:

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Lancia per irrigazione asta estendibile da 83 a 130cm. Realizzata in alluminio leggero offre varie modalità di spruzzo tramite un comodo dispositivo di regolazione del flusso d'acqua.

Quanto innaffiare le piante di cannabis

Anche qui la migliore guida per innaffiare cannabis è lo spirito di osservazione! Poichè nelle piante cannabis esistono 3 specii ben distinte e centinaia di varietà conosciute possiamo certamente affermare che la quantità di acqua assorbita dalle piante varia molto a secondo degli individui.

Inoltre, insorgono alcuni fattori esterni come temperatura, umidità, tipo di illuminazione ecc, i quali determinano un comportamento ben distinto, a seconda delle situazioni.

Ma cerchiamo di semplificare, dandovi dei suggerimenti utili per tutte le sopracitate situazioni e tipologia di piante.

Quando innaffiare cannabis?
Per innaffiare correttamente cannabis, bisogna innanzitutto distinguere le due fasi, poiché la quantità di acqua assorbita dalle piante, varia esponenzialmente tra fase di crescita e fase di fioritura. E’ davvero incredibile quanto le piante di cannabis variano il loro bisogno idrico durante la crescita.

Consulta la nostra guida sul Flush finale delle piante di cannabis

I metodi tradizionali per capire quando innaffiare sono sostanzialmente 3:

  1. La terra si asciuga e diventa di colore piu chiara : Attenzione perché potrebbe confondervi
  2. infilare le dita nella terra: in questa maniera si percepisce maggiormente lo stato della terra
  3. la pesantezza del vaso: molti growers con esperienza, adottano questo stratagemma per capire dal peso la quantità di acqua contenuta nel vaso

Quanto annaffiare? Poco o pochissimo nelle prime settimane, molto o moltissimo nelle ultime!

Come detto la quantità di acqua varia molto. Nella fase vegetativa (2a-3a settima)a seconda della grandezza del vaso possono bastare pochi bicchieri di acqua, al contrario in fase di fioritura le somministrazioni di acqua possono superare i 2 Litri per pianta.
Nel paragrafo seguente leggiamo le quantità di irrigazione nelle varie fasi.

cannabis irrigazione nella fase vegetativa:

La fase vegetativa può essere molto lunga è quindi necessario un distinguo tra coltivazione di cannabis indoor e outdoor. Inoltre anche la grandezza dei vasi può variare sostanzialmente tra indoor e outdoor
irrigazione cannabis indoor fase vegetativa : Supponiamo che la durata media della fase vegetativa duri 4 settimane. In genere in indoor si utilizzano vasi con volume compreso tra 11 e 14 Litri (anche se alcuni si spingono fino a 17-18 litri).

  • 1a settimana : germogli/plantule 5-15 cm possono bastare 250/300 ml ogni 2/4 gg
  • 2a settimana : plantule 15-25 cm circa 300/400 ml ogni 2/3 gg
  • 3a settimana : piante 20-30 cm circa 400 ml ogni 2/3 gg
  • 4a settima : piante di 30-45 cm circa 500 ml ogni 2 gg

E’ bene ricordare che questi dati possono variare in difetto a seconda del tipo di illuminazione (meno acuqa con i led) dello stato di salute e dell umidità e temperatura dell’ ambiente di coltivazione

Irrigazione cannabis in fase di fioritura

A questo punto cambiano sensibilmente le cose: infatti nella fase di fioritura l’irrigazione della cannabis aumenta copiosamente. Una pianta ben sviluppata di 100, 130 cm in piena fioritura arriva ad assorbire fino a 2 Litri al giorno. Sempre tuttavia è necessario riuscire a percepire i bisogni delle piante.
Supponiamo sempre una coltivazioni indoor con vasi da 11-14 Litri e magari con lampade hps:

  • 1a 2a di pre-fioritura piante di circa 50 cm 500/600 ml ogni 2 gg
  • 2a 3a di fioritura piante circa 50-70 cm 600/700 ml ogni 2 gg
  • 3a 4a di fioritura circa 70-80 cm 700-1000 ml ogni 2 gg
  • 4a 6a di fioritura circa 90 cm 1000 ml al gg
  • 6a 8a fioritura circa 100 cm oltre 1000 ml al gg
  • oltre 8a fioritura fino a 2 litri al gg

Irrigazione cannabis a marea: I growers piu’ esperti sanno perfettamente che mercè l’apparato radicale ben sviluppato annaffiare tradizionalmente da sopra nelle ultime fase vuol dire sprecare tanta acqua. In questa fase è suggerito l’innaffiatura della cannabis a marea .

Una tecnica suggerita può essere quella di riempire un recipiente grande (secchi o vasche) ed inzupparne letteralmente il vaso in plastica dentro il recipiente mantenendolo circa 5-10 minuti.
Questo espediente non solo vi farà risparmiare tanta acqua e tanto fertilizzante, ma aumenterà considerevolmente l’assorbimento dell’acqua.

Attenzione: questa tecnica è suggerita solo ed esclusivamente con un apparato radicale copiosamente sviluppato nel fondo del vaso, altresì produrrà solo asfissia e marciume radicale.

Innaffiare piante autofiorenti

Per innaffiare piante di cannabis autofiorenti bisogna necessariamente sottostimare le dosi di acqua. Merce la dimensione, ma anche la rapidità di crescita, le autofiorenti hanno bisogno di meno acqua delle piante fotodipendenti.

Soprattutto nelle prime fasi valgono tutte le regole descritte nei precedenti paragrafi come ripetiamo considerando anche un 20% in meno di acqua.

Non ci stancheremo mai di ripetere poca o pochissima nelle prime settimane aumentando esponenzialmente nelle ultime settimane.

Se desideri automatizzare l'innaffiatura delle tue piante di cannabis, puoi consultare la nostra guida completa per realizzare un impianto di irrigazione autosufficiente.

Di seguito elenchiamo uno schema approssimativo per annaffiare le autofiorenti e il quantitativo di acqua che necessitano, difatti in molti si domandano:

Quante volte innaffiare le autofiorenti?

  • Plantula piccolo germoglio: somministrare poca acqua ogni 3/5 giorni un bicchiere da tavola per i primi 10/15 giorni;
  • Vegetativa: irrigare ogni 2/4 giorni con innaffiature più abbondanti;
  • Fioritura: innaffiare ogni 1/2 giorni con abbondante acqua fino allo scolo del vaso.

Ricordiamo che questi dati sono indicativi, per buona regola bisogna non eccedere con le innaffiature, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto prima di somministrare altra acqua.

cannabis irrigazione eccessiva: sintomi, asfissia radicale e marciumi

L’irrigazione eccessiva delle piante di cannabis è un classico per i growers alle prime esperienze: A questa proposito sconsigliamo vivamente i sottovasi, o se li utilizzate ricordate di svuotarli sempre dall acqua in eccesso dopo qualche minuto.

Piante Cannabis troppa acqua sintomi?

Il sintomo classico che si evidenzia in un irrigazione eccessiva, paradossalmente è molto similare a quello di una scarsa in innaffiatura delle piante. Come evidenziato nelle foto, un atteggiamento nelle foglie simile all’ombrello, denota un eccesso d’acqua. Tuttavia come vedremo più avanti anche con scarsa irrigazione le foglie tendono verso il basso.

Con il progredire del tempo se si insiste con troppa acqua, vederete i primi sintomi di ingiallimento delle foglie, spesso trattati come carenza di azoto, ma invece è inequivocabilmente in atto un asfissia dell apparato radicale che sfocia in marciumi e muffe.

Un altro espediente che denota troppa acqua è un apparato radicale poco sviluppato nel fondo del vasi in plastica rettangolare. Il gambo risulterà esile e sollevandolo verso l’alto con le dite, noterete muoversi poca terra sulla superficie intorno al gambo.

Cannabis irrigazione scarsa sintomi

Come detto sembra assurdo ma la scarsa e la troppa irrigazione hanno sintomi molto simili.
L’atteggiamento delle foglie verso il basso è un chiaro sintomo di stress idrico, ma come noterete dalle foto può essere confuso con l’atteggiamento ad ombrello dell irrigazione eccessiva.

Carota disseta piante

Tekno disseta piante Flortis con gocciolatore regolabile in grado di irrigare piante fino a 45 giorni. Soluzione ideale per innaffiare le piante, quando si è impossibilitati a farlo.

In fine la poca acqua farà seccare e ingiallire le foglie di marijuana.

Il metodo più semplice ed economico per non lasciare le tue piante senza acqua, è sicuramente l’utilizzo delle carote disseta piante applicabili alle comuni bottiglie di plastica. Vedi foto sotto.

Concludendo con il passare dell’esperienza possiamo garantirvi che non userete mai una cadenza o delle dosi prefissate e schematiche, ma basterà come detto sentire la pesantezza del vaso.
Sembra assurdo, ma, se sollevate un vaso ben irrigato, 1 o 2 giorni dopo peserà circa la metà.

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