L'oidio è una delle principali minacce per le piante di cannabis, e non solo. Questa infezione micotica è tra le sfide più ostiche che un coltivatore è chiamato ad affrontare prima o poi. Un pericolo serio, in grado di compromettere la salute, la crescita e la resa delle piante.
In questo articolo, ti suggeriamo le informazioni cruciali per individuare, prevenire ed eliminare l’oidio o mal bianco, ma anche le strategie più efficaci per mantenere ogni tua coltivazione al sicuro.
Scoprirai i segreti per riconoscere gli indizi silenziosi di un’infestazione, le cause sottostanti e tutte le soluzioni più efficaci che puoi mettere in campo per proteggere le tue preziose piante.
Preparati a padroneggiare le tecniche che ti permetteranno di difendere il tuo raccolto e assicurarti che il tuo spazio verde cresca in modo rigoglioso e florido, senza cadere vittima di questo ostacolo insidioso.
- Cos’è l’oidio nella cannabis e quali altre piante colpisce
- Oidio nelle piante: quali sono le cause dell’insorgenza
- Come si manifesta il mal bianco sulle piante
- Oidio, strategie di prevenzione efficaci per contrastarlo
- Come eliminare l’oidio dalla cannabis con rimedi naturali
Leggi anche: “Riconoscere e combattere parassiti e malattie della cannabis”.
Cos'è l'oidio nella cannabis e quali altre piante colpisce
L'oidio, conosciuto anche come mal bianco, è un'infezione micotica che i coltivatori si trovano ad affrontare spesso, perché si tratta di una delle patologie più comuni che possono colpire le specie vegetali.
Il mal bianco può infestare la cannabis, ma anche molte altre tipologie di piante sia coltivate outdoor, sia quelle coltivate indoor. Queste includono:
- Rose;
- Ortaggi (soprattutto zucchine, cetrioli e meloni);
- Piante ornamentali (come gerani, begonie, crisantemi ecc…);
- Alberi da frutto (es. melo, pero o vite).
Ovviamente questo fungo non è limitato a queste piante specifiche, ma può attaccare diverse altre specie vegetali, specialmente in ambienti con elevata umidità e condizioni favorevoli alla sua crescita.
Le spore fungine, estremamente resistenti, possono sopravvivere a lungo nell'ambiente circostante, trasferendosi facilmente da una pianta all'altra attraverso il vento, l'acqua o altri organismi viventi.
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La presenza di queste spore può causare danni devastanti alle coltivazioni, indebolendo le piante e interrompendo la crescita, con la conseguente riduzione della produzione o, nei casi peggiori, la morte della pianta stessa.
Ecco perché è fondamentale individuare tempestivamente i segni di attacco da parte dell'oidio e adottare misure preventive o di eliminazione immediata. Continua a leggere per scoprire le cause di questo fungo parassita e come puoi riconoscerlo prima che sia troppo tardi.
Oidio nelle piante: quali sono le cause dell’insorgenza?
Un’infestazione da oidio è generata da una combinazione di fattori ambientali e squilibri nel metabolismo delle piante, che lo rendono particolarmente insidioso e diffuso. Tra le principali cause che favoriscono la proliferazione dell'oidio:
1.Condizioni ambientali
- Alti tassi d'umidità: questa patologia si sviluppa più facilmente nelle coltivazioni esposte a condizioni ambientali umide, anche se le piante crescono in terreni inizialmente asciutti;
- Scarsa circolazione d'aria: un ambiente con elevata umidità e poca circolazione d'aria è perfetto per l'oidio;
- Inadeguata ventilazione: questo permette all'aria stagnante di accumularsi intorno alle piante, offrendo un terreno fertile per le spore dell'oidio. Uno scenario frequente nelle coltivazioni indoor di dimensioni ridotte e poco aerate, come armadi o piccoli spazi;
- Contatto foglia-a-foglia: ciò aumenta l'umidità e favorisce l'aria stagnante, contribuendo alla diffusione delle spore fungine da una pianta all'altra.
2.Squilibri nutrizionali
- Carenze nutritive: la mancanza di elementi essenziali come silicio e calcio indebolisce le piante, rendendole più vulnerabili all'attacco di funghi come l'oidio. Allo stesso modo, un eccesso di azoto può rendere la linfa delle piante più diluita, predisponendole all'infezione.
3.Contaminazione e diffusione
- Ambiente affollato: gli spazi di coltivazione affollati aumentano il rischio di infezioni da oidio. Il contatto e la sovrapposizione del fogliame tra le piante incrementano l'accumulo di umidità e aria stagnante, facilitando la propagazione delle spore dell'oidio da una pianta all'altra.
Questi fattori, quando combinati, offrono un terreno fertile per la moltiplicazione e la diffusione delle spore fungine, aumentando così il rischio di infezione da parte dell'oidio nelle coltivazioni.
Come si manifesta il mal bianco sulle piante
L’oidio non è difficile da riconoscere a un occhio attento. Questa infezione fungina, infatti, si manifesta come un sottile velo di polvere biancastra e segue uno specifico processo di sviluppo quando infesta le piante di marijuana. Questo fungo parassita si manifesta attraverso diverse fasi:
- Compaiono piccole macchie di polvere bianca traslucida, simile a una spolverata sottile di farina, principalmente sulla parte superiore delle foglie, di solito nelle zone basse della pianta.
- Nel corso del tempo, queste macchie aumentano di dimensione e intensità;
- La polvere bianca si estende agli steli e alle cime, colonizzando l’intera pianta.
L'oidio è un parassita fungino che si alimenta del fogliame della pianta. Colpisce soprattutto le foglie più giovani, spesso arricciandole verso l'alto e formando piccole vescicole. Con il passare del tempo, queste foglie si seccano e muoiono, interrompendo bruscamente la crescita complessiva della pianta di cannabis.
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In situazioni gravi, quando le spore fungine infettano i fiori della cannabis, può determinarsi una significativa riduzione del raccolto o addirittura alla distruzione delle cime stesse. In ogni caso, comunque, il raccolto sarebbe inadatto al consumo, richiedendo l'eliminazione di parte o di tutto per evitare conseguenze dannose sulla salute.
Le spore fungine dell'oidio sono estremamente resistenti e possono sopravvivere per lunghi periodi nell'ambiente circostante. Questa resistenza consente loro di attaccare anche le piantagioni successive, se non si rileva per tempo e si adottano misure preventive adeguate.
Spesso le infestazioni micotiche di oidio, vengono confuse con la botrite. Questo fungo parassita ricopre le piante con una lanugine bianca, che sovente, viene scambiata per muffa.
Ora che sai come riconoscere e quali sono le cause dell’odio, scopriamo come puoi prevenirlo efficacemente e proteggere le tue coltivazioni. Continua a leggere.
Oidio, strategie di prevenzione efficaci per contrastarlo
Per evitare il fastidioso problema dell'oidio, è fondamentale adottare misure preventive che riducano significativamente il rischio di infezione in futuro.
Per coltivazioni indoor, è cruciale controllare l'umidità della grow box: mantenere un livello tra il 40% e il 60% può contribuire a limitare la formazione dell'oidio. Perciò:
- Assicurati che il sistema di ventilazione funzioni correttamente per evitare l'accumulo di umidità durante le ore di oscurità, quando la traspirazione delle piante potrebbe condensare l'aria.
- Utilizza ventilatori per favorire una migliore circolazione d'aria, riducendo l'umidità e l'ambiente favorevole al fungo parassita;
- Procedi a una potatura oculata, per ridurre le zone ombrose nella parte inferiore delle piante, diminuendo così l'umidità e la mancanza di ventilazione.
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Nelle coltivazioni outdoor, specialmente durante la primavera e l'autunno, è essenziale mantenere pulito l'ambiente circostante.
- Rimuovi le foglie secche e mantieni una coltivazione ordinata, per ridurre la probabilità di formazione di spore fungine;
- Evita zone d’ombra e lascia uno spazio adeguato tra le piante, per favorire una migliore circolazione dell'aria;
- Fai una accurata potatura, nel caso in cui le piante crescano troppo fitte, per garantire che l'aria circoli liberamente.
È importante ricordare che l'oidio non si sviluppa soltanto a causa dell'umidità in eccesso, ma spesso è il risultato di una combinazione di condizioni sfavorevoli come la mancanza di ventilazione, aria stagnante e ambienti caldi e umidi.
Coltivare in spazi con una buona circolazione d'aria, utilizzare deumidificatori quando necessario e distanziare le piante per favorire una migliore ventilazione può notevolmente ridurre il rischio di sviluppo del fungo, preservando così la salute e la produttività delle piante di cannabis.
Se vuoi eliminare l’oidio, scopri quali sono i rimedi naturali più efficaci per contrastarlo e proteggere le coltivazioni. Continua a leggere.
Come eliminare l’oidio dalla cannabis con rimedi naturali
Se hai riscontrato in tempo segni di oidio sulle piante di cannabis, non temere. Per contrastare un’infestazione leggera di mal bianco puoi fare affidamento a molti rimedi naturali che ti permetteranno di gestirla con facilità, senza avere effetti devastanti sulle tue colture.
L’importante, come ti abbiamo già detto, è intervenire immediatamente non appena noti i primi sintomi. Ecco cosa devi fare:
- Fai una bella pulizia delle foglie colpite
Pulisci delicatamente tutte le aree affette da oidio, utilizzando un panno o una spugna imbevuto di acqua fredda. Prediligi un’acqua con pH elevato (tra 8,0 e 8,2), in questo modo creerai un ambiente inospitale per le spore. Dopo l’uso, getta ogni materiale usato nella spazzatura per evitare che le spore si diffondono;
- Pota foglie e rami morti
Se necessario, rimuovi completamente le foglie secche o ingiallite che tanto cadranno in ogni caso. In questo modo permetterai alla pianta di indirizzare le sue risorse energetiche altrove. Anche in questo caso, ricordati di eliminare le foglie tagliate per evitare la dispersione delle spore nell’ambiente;
- Copri il suolo di coltivazione
Dopo aver potato e pulito le piante infette, ricopri il terreno con del compost organico di buona qualità. Questo eviterà che eventuali spore presenti nel terreno si diffondano nuovamente sulle foglie soprastanti quando innaffierai le piante;
- Non trapiantare le piante infette
Non trasferire piante infette in nuovi terreni per evitare la moltiplicazione delle spore. Facendolo, infatti, rischieresti di trasportare le spore su altre piante e colture presenti nel tuo spazio verde;
Tratta le piante infette in modo naturale
Utilizza fungicidi organici e altri prodotti biologici specifici per combattere l’oidio. Rimedi naturali validi sono gli oli essenziali dall’azione antifungina come quello di eucalipto, rosmarino e limone. Poi c’è l’olio di neem, l’antifungino naturale per eccellenza. Utilizzali diluendoli in acqua e spruzzali direttamente sulle piante, evitando i fiori per non compromettere gli aromi.
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