L'estrazione BHO rappresenta un'evoluzione significativa nel consumo dei derivati della cannabis. Il BHO, infatti, è un estratto che offre una vasta gamma di forme e consistenze, portando ad un livello più alto il tradizionale modo di godere dei benefici della pianta di cannabis.
Con la crescente domanda di prodotti a base di cannabis, le tecnologie per gli estratti si evolvono costantemente, diventando sempre più sofisticate.
La legalizzazione verso cui molti Stati stanno virando, ha aperto le porte a molte idee e metodi innovativi per creare concentrati diversi, e i produttori sono sempre alla ricerca di nuovi solventi per estrarre il meglio dalla cannabis.
I concentrati di cannabis si distinguono per la loro elevata concentrazione di cannabinoidi e terpeni rispetto alle infiorescenze grezze. Un aspetto cruciale riguarda le tecniche di estrazione, con due principali categorie di concentrati:
- Estratti senza solventi, ottenuti attraverso il calore e la pressione, senza l'uso di sostanze estranee;
- Estratti con solventi, che impiegano alcool, butano, propano e CO₂ per estrarre le sostanze desiderate dalla pianta di cannabis.
Quest'ultima categoria di estratti può essere ulteriormente suddivisa in base alla consistenza ottenuta, tra cui wax, shatter, budder, nido d'ape, olio, nettare e altri ancora.
In questa guida approfondiremo tutti gli aspetti che riguardano il BHO, acronimo di Butan Hash Oil, il processo che coinvolge l’uso di butano e anche idrocarburi diversi (propano, esano, metieter, ecc...). Continua a leggere per scoprire cosa è e come si può estrarre in maniera semplice e sicura.
- Cosa fare con il BHO: tipologie di estratti
- Come estrarre il BHO: metodi a confronto
- Qual è la differenza tra l’estrazione BHO e le altre tecniche
- Come massimizzare la resa dell’estrazione Olio di Cannabis con butano
- Olio di hashish con butano: quali sono i rischi dell’estrazione?
- Come è fatto e come usare il tubo estrattore BHO
- 5 suggerimenti per l'estrazione del butano
>Cosa fare con il BHO: tipologie di estratti
Come si intuisce facilmente dal nome, viene preparato impiegando il butano liquido per ottenere la separazione dei tricomi dalle cime di cannabis essiccata.
Il butano viene fatto passare attraverso la materia vegetale, così da far uscire un olio super concentrato di THC fino al 90%.
A questo punto sarà necessario rimuovere i residui di solvente. La soluzione viene quindi riscaldata lentamente (il butano evapora nell’aria a basse temperature) e così il solvente evapora lasciando l’olio privo di residui.
Mediante questa tecnica di estrazione a butano, è possibile realizzare vari tipi di estratto di cannabis, quali:
- Crumble;
- Shatter;
- Budder;
- Wax;
- Hashish Oil;
- Amber Glass;
- Honeycomb.
Tutti questi termini fanno riferimento semplicemente alla consistenza che può assumere il concentrato. Si va da una consistenza dura e molto simile al vetro (shatter) ad una più densa e cremosa (budder), sabbiosa (crumble) o liquida (hashish oil).
L’hashish wax è un estratto morbido come la cera, mentre l’honeycomb è forse il concentrato più spettacolare nell’aspetto: solido, dalla consistenza cerosa che ricorda un favo di cera d’api. L’amber glass, invece, duro al tatto, è molto simile all’ambra.
Tuttavia, produrre e utilizzare estratti con solventi quando non si hanno le informazioni necessarie può risultare molto rischioso. In primo luogo, i prodotti chimici come il Butano, sono infiammabili e possono esplodere.
In secondo luogo, il solvente residuo può rimanere contenuto nell'estratto finale di cannabis, risultando tossico per il consumatore.
Quando si pratica l'estrazione con butano, gran parte del successo è dovuto dalla qualità della pianta e quindi del materiale vegetale estratto. Potresti conoscere le tecniche più evolute, ma con una pianta di partenza scarsamente resinosa sarà complicato avere un buon risultato. La differenza però la fa anche seguire una corretta procedura di estrazione.
Come estrarre il BHO: metodi a confronto
Esistono due tipologie di estrazione che si avvalgono dell’utilizzo del butano per creare concentrati BHO. Queste due metodologie si differenziano per le tecniche operative e le condizioni di estrazione impiegate nel processo, delineando così due approcci distinti e riconoscibili nel panorama dell'estrazione di concentrati di cannabis.
- Estrazione a circuito aperto;
- Estrazione a circuito chiuso.
Nel primo caso, le infiorescenze essiccate vengono messe in un tubo con un filtro ad un’estremità. Il butano viene spruzzato dall’estremità opposta aperta. Facendosi strada lungo il tubo estrae man mano le sostanze desiderate.
La miscela oleosa che si ricava viene poi riscaldata lentamente, di modo che il butano evapori lasciando le molecole estratte.
L’estrazione a circuito chiuso, usata dai produttori commerciali e considerata più sicura, impiega 2 vasi fissati ai lati di un tubo caricato con le infiorescenze. Il tubo è sigillato e pressurizzato, mentre il butano si sposta lungo di esso estraendo terpeni e cannabinoidi.
Quando il butano arricchito raggiunge il secondo vaso viene forzato a tornare nel primo contenitore. Da qui il butano viene rimosso lasciando l'estratto puro.
Consulta la nostra guida Ice O Lator VS BHO
Qual è la differenza tra l’estrazione BHO e le altre tecniche
La distinzione tra l’estrazione BHO e le altre tecniche estrattive risiede nei benefici e nelle sfide uniche che caratterizzano questo processo.
La produttività elevata rappresenta uno dei motivi principali per cui i produttori prediligono questo tipo di estrazione. Il processo è notevolmente rapido, perché richiede tempi di estrazione inferiori a 30 minuti e una minima post-elaborazione.
Le differenze tra l’impiego di butano e le estrazioni di CO₂ supercritica o di etanolo, possono sintetizzarsi in:
- Efficienza del solvente: il butano, con il suo basso punto di ebollizione, semplifica notevolmente la rimozione del solvente richiedendo un quantitativo minimo di calore. Al contrario di altre tecniche estrattive che comportano una lavorazione più ampia per eliminare i composti indesiderati, implicando maggior tempo, manodopera e costi aggiuntivi per adeguare infrastrutture e attrezzature;
- Composizione del solvente: gli idrocarburi utilizzati nel metodo estrattivo con BHO mantengono il profilo vegetale desiderato nel prodotto finale, in quanto la composizione chimica del solvente contiene solo catene di idrocarburi senza gruppi ossidrili. Questo limita l'estrazione di cere e clorofilla, i componenti più indesiderabili nella pianta;
- Controllo delle temperature: la tecnica estrattiva con BHO viene eseguita a temperature estremamente fredde, consentendo la selettività nell'estrarre i composti desiderati e preservando i componenti volatili e sensibili come terpeni e flavonoidi, fondamentali per il sapore caratteristico della pianta.
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Tuttavia, nonostante i vantaggi, questo tipo di estrazione presenta alcune sfide. La più importante ha a che fare con la sicurezza. Prima di soffermarci su questo aspetto, vediamo come ottenere il massimo dall’estrazione di hashish oil con butano.
Come massimizzare la resa dell’estrazione Olio di Cannabis con butano
Quando si lavora con BHO fatto in casa, è importante tenere presente che gli estratti casalinghi potrebbero non raggiungere lo stesso livello di raffinatezza dei prodotti commerciali sottoposti a rigorosi test di purezza e potenza. Nonostante ciò, l'estrazione fai-da-te può comunque produrre una resa soddisfacente, sebbene con alcune limitazioni.
L'estrazione dell'hashish oil con butano offre vantaggi significativi rispetto ad altri solventi, consentendo rese più elevate e una qualità superiore. Sebbene sia considerato uno dei solventi più efficienti, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione per massimizzare l'estrazione:
- La scelta degli strumenti utilizzati, come il piatto in vetro Pyrex, il contenitore per il butano, la doppia caldaia e le tubazioni in PVC, può influenzare sia la quantità che la velocità di produzione dei concentrati. In progetti domestici, la produzione in piccoli lotti è consigliata per ridurre il rischio legato all'uso di gas esplosivo;
- La qualità della materia prima è cruciale: l'utilizzo dei fiori o delle parti di cannabis di migliore qualità, ricche di resina, può influenzare notevolmente la resa finale. Alcuni estrattori consigliano l'utilizzo di fiori congelati al massimo della maturazione per catturare una maggiore varietà di aromi e sapori;
- L'esperienza riveste un ruolo fondamentale nella produzione di estratti di alta qualità. Sebbene le apparecchiature da laboratorio siano progettate prioritariamente per la sicurezza, l'estrazione amatoriale richiede concentrazione e precisione per evitare potenziali rischi mortali.
Un aspetto critico è la corretta gestione del solvente residuo nell'estratto di BHO. Il controllo accurato delle temperature durante tutto il processo è fondamentale per preservare il maggior numero possibile di cannabinoidi e terpeni, eliminando il butano dannoso.
Olio di hashish al butano: quali sono i rischi dell’estrazione?
Estrarre resine e oli vegetali tramite l'utilizzo del Colibri gas butano puro o dexso, è una pratica sempre più diffusa nella cultura cannabica.
Questa pratica coinvolge non soltanto gente esperta e coscienziosa, ma anche giovani alle prime armi, che si cimentano tralasciando le basilari norme di sicurezza. Sebbene possa sembrare relativamente semplice, questa tecnica in realtà può risultare estremamente pericolosa, se non eseguita con la dovuta competenza.
La pericolosità di questo processo è accentuata dalla natura infiammabile del gas butano, il che rende necessaria un'attenzione estrema durante l'esecuzione.
Se il gas butano viene rilasciato in un ambiente, tende ad accumularsi vicino al pavimento. Anche una quantità minima di gas butano costituisce un rischio di incendio, suscettibile di accendersi per via di scintille o persino di elettricità statica. Anche in sistemi a circuito chiuso, è fondamentale adottare misure precauzionali rigorose per garantire la conformità ai protocolli di sicurezza. Anomalie come una guarnizione difettosa o un controllo scorretto possono risultare catastrofici.
La mancanza di attenzione nell'eliminazione del butano residuo può comportare la presenza di livelli tossici di idrocarburi nei prodotti finali, rappresentando un serio rischio per i consumatori. Anche l'uso di butano di bassa qualità, con potenziali contaminanti sconosciuti, può ulteriormente aumentare il pericolo per la salute dei consumatori se presenti nei prodotti estratti.
In sintesi, sebbene l'estrazione BHO offra notevoli vantaggi, richiede una gestione estremamente accurata per garantire sia l'efficacia del processo che la sicurezza dei consumatori.
Se utilizzi un Estrattore BHO Dexso per resine ecco alcuni consigli e regole base che puoi seguire per evitare problemi nella fase di estrazione:
- Pratica l'estrazione di resine ed oli essenziali rigorosamente all'aperto, ciò permette al gas di disperdersi nell'aria e non venire a contatto con possibili fonti di incendio;
- Utilizza guanti di stoffa o di pelle per maneggiare l'estrattore, ciò perché i tubi per estrazione tendono quasi a congelarsi quando il gas fuoriesce;
- Controlla sempre che i tubi usati siano compatibili con il tipo di gas che si adopera;
- Controlla che la filettatura dei tappi non sia danneggiata e sia ben chiusa;
- Trita minuziosamente il materiale vegetale.
- Non riempire il tubo troppo e soprattutto non pressare troppo il materiale vegetale.
Infine, anche se ti reputi esperto, ti sconsigliamo di utilizzare apparecchi costruiti fai da te, se pure efficienti. In questi casi, infatti la differenza la fanno anche i materiali e i prodotti di alta qualità impiegati.
A questo proposito, è con piacere che ti presentiamo il nuovo Tubo per estrazione della Black leaf. Scopri di più nel prossimo paragrafo.
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Tubo estrattore Oil della Black Leaf, questo dispositivo per l'estrazione di oli essenziali è di altissima qualità in acciaio inossidabile con impugnatura comoda in silicone.
Come è fatto e come usare il tubo estrattore BHO
Gli estrattori per resine e oli essenziali, possono essere utilizzati sia con gas butano che Dexso.
L'estrattore BHO, è equipaggiato con tappo resistente ai solventi chimici. Filtro, costituito in materiale appositamente usato nei laboratori per estrazioni di liquidi e gas. Oltre ad avere un filtraggio eccellente, la capacità non si esaurisce.
Come puoi usare il tubo estrattore per ottenere BHO? Ecco i nostri consigli per un funzionamento semplice, efficace e sicuro:
- Procurati un contenitore di vetro;
- Riempi il tubo con la materia vegetale;
- Chiudi bene il tappo, ma facendo attenzione che la parte liscia del filtro sia rigorosamente rivolta verso l'esterno;
- Impugnare il tubo, sempre munito di un guanto protettivo;
- Inserisci la bombola del gas scelto (Butano o DEXSO) nel foro apposito, che si trova all'estremità del tubo, facendo pressione in modo da far uscire il gas;
- Mantieni l'estrattore sempre in posizione verticale, rivolgendo il filtro verso il contenitore di vetro scelto in precedenza.
Una volta raccolta l'estrazione, mettila ad asciugare su appositi tappetini prima di conservarla nelle classiche scatoline in silicone per estrazioni.
5 suggerimenti per l'estrazione con butano
Come avrai capito, estrarre resine con gas butano è un processo complesso che richiede precisione e attenzione ai dettagli. Ecco perché a chiusura di questo manuale vogliamo condividere una serie di accorgimenti pratici per ottenere risultati ottimali e garantire la sicurezza:
- Preparare l'erba con cura: l'erba va macinata con saggezza per ottenere una consistenza adatta, evitando di triturare eccessivamente. Se troppo fine potrebbe compromettere il sapore del prodotto finale;
- Caricare con moderazione: non va sovraccaricato di erba il tubo di estrazione, poiché un riempimento eccessivo può portare a una distribuzione irregolare del solvente. Invece il recipiente va riempito con moderazione, cercando di raggiungere una leggera resistenza senza affollare eccessivamente il materiale;
- Controllare eventuali perdite: va verificata la presenza di perdite all'interno della colonna, un problema serio e potenzialmente pericoloso. Per farlo, si può usare una soluzione acquosa saponata anziché butano, spruzzando nella colonna e controllando la formazione di bolle anomale, che segnalano eventuali falle;
- Osservare il colore: durante il processo, va monitorato il colore della resina. Inizialmente, essa può fluire trasparente o giallastra attraverso il filtro. Quando il colore si schiarisce notevolmente, è il momento di interrompere l'aggiunta del solvente nella colonna;
- Sfruttare il freddo a proprio vantaggio: Congelando le cime si intrappola l'umidità e si previene l'azione dell'acqua come solvente indesiderato. L'umidità potrebbe estrarre composti indesiderati, come la clorofilla, compromettendo il sapore dell'estratto.
Consulta la nostra categoria estrazione resina
Questi suggerimenti offrono una guida pratica per l'estrazione col butano, garantendo non solo la qualità del prodotto estratto, ma anche la sicurezza durante l'intero processo. Seguirli attentamente può fare la differenza tra un estratto di alta qualità e rischi potenziali associati all'estrazione del butano.